
Dal 3 all’11 ottobre 2025 al Teatro La Torretta di Asti
Asti diventa capitale del teatro amatoriale piemontese con la fase finale dell’VIII edizione di “Un PO di Teatro”, il concorso regionale organizzato da FITA Piemonte (Federazione Italiana Teatro Amatori), da anni punto di riferimento per la scena teatrale non professionistica di qualità.
Dopo una selezione che ha visto partecipare 17 compagnie provenienti da tutto il Piemonte, sono cinque le realtà finaliste che si contenderanno i premi dell’edizione 2025: BlogAL, Salti in Bocca, Arcoscenico, TrameOblique e Gli Arcoderivati.
Il programma della finale
La fase conclusiva si svolgerà presso il Teatro La Torretta di Asti, uno spazio raccolto e accogliente che favorisce il contatto diretto tra attori e spettatori, nei weekend 3-4-5 ottobre e 10-11 ottobre 2025.
Il calendario:
- Venerdì 3 ottobre – ore 21
🎭 Delirio a due di Eugène Ionesco – Gli Arcoderivati - Sabato 4 ottobre – ore 21
🎭 L’uomo del destino – Le carte di Napoleone di G.B. Shaw – Salti in Bocca - Domenica 5 ottobre – ore 21
🎭 American Shitting liberamente ispirato a Boston Marriage di David Mamet – Illegali/BlogAL - Venerdì 10 ottobre – ore 21
🎭 Camera 719 di Sergio Danzi – Arcoscenico - Sabato 11 ottobre – ore 16
🎭 RUR – Rossum’s Universal Robots di Karel Čapek – TrameOblique
🗓️ Sabato 4 ottobre 2025. Ore 21
🎭 L’uomo del destino – le carte di Napoleone
Di: G.B. Shaw – adattamento testo di Luca Casale
Regia: Federica Martoglio
Napoleone Bonaparte – Luca Casale, Tenente – Oscar Tuzza, La Signora – Federica Martoglio, Giuseppe – Manuel Gentile, Arlecchino – Federica Martoglio, Presentatore – Oscar Tuzza
Audio e Luci: Luca Ramasso
Collaboratrice di Scena: Nicoletta Cantore
Costumi: Anita Tournour Viron
Produzione: Salti in Bocca
Ingresso unico 5 euro
Per informazioni: segreteria@fitapiemonte.it – 3351340361
L’uomo del Destino di George Bernard Shaw è un atto unico pubblicato dall’autore nel 1898 e annoverato tra le sue “commedie gradevoli”. È incentrato sulla figura del Generale Bonaparte, prima che divenisse l’Imperatore Napoleone, all’indomani della vittoria nella battaglia di Lodi nel 1796, durante la Campagna d’Italia contro l’esercito austriaco.
In questa insolita commedia dai toni scanzonati ma anche intimi e riflessivi, il contesto storico rimane tuttavia sullo sfondo, introdotto da un breve ma vivace prologo che lo trasforma in una sorta di cornice, quasi una finestra da cui il pubblico potrà guardare dentro al cuore della vicenda, nel luogo singolare dove essa si svolge: una piccola locanda di Tavazzano, dove il Generale Bonaparte aveva deciso di sostare, prima di ripartire verso Milano.
L’oste della locanda, Giuseppe Grandi, è un uomo giocoso ed allegro, ben felice della visita di una figura così autorevole, di cui ammira le gesta e che riempie di attenzioni. Napoleone, servito e riverito, può così ritemprarsi dalle fatiche dei combattimenti, in attesa di alcuni dispacci molto importanti che dovranno essere portati a cavallo da un Tenente dell’Armata d’Italia sotto il suo comando.
Ma qualcosa va storto: quell’Ufficiale si rivela un maldestro credulone e fallisce la sua semplice missione, presentandosi al cospetto del suo Generale a mani vuote, ingannato da una misteriosa figura incontrata sul cammino verso la locanda.
Napoleone si ritrova dunque a dover far fronte ad un nuovo ed inaspettato “nemico”: una donna molto caparbia ed astuta, che sembra essersi materializzata dal nulla nella locanda, e che pare abbia uno strano legame con quella misteriosa figura.
Da quel momento, inizia tra i due una sorta di partita a scacchi, una vera e propria battaglia all’arma bianca nel campo neutro della locanda, combattuta a colpi di astuzia e intelligenza, con continui rovesciamenti di fronte che porteranno lo spettatore a chiedersi, alla chiusura del sipario, se tutto ciò possa essere davvero avvenuto nella realtà, un giorno qualsiasi nella vita avventurosa di Napoleone Bonaparte, lontano dai colpi di cannone.
La compagnia: Fondata nel 2021 a Sant’Antonino di Susa, Salti In Bocca nasce dall’esperienza ventennale dei suoi fondatori. La compagnia si distingue per un approccio poliedrico al teatro:
- Prosa (commedia, dramma e grottesco);
- Teatro di Strada (con predilezione per la Commedia dell’Arte);
- Teatro della Parola (letture sceniche con accompagnamento musicale)
La missione è offrire al pubblico un teatro vivo, capace di emozionare, far riflettere e sperimentare nuovi linguaggi artistici.