
Titolo: Il povero Piero
Autore: Achille Campanile
Regia: Lorenzo De Pasquale
Scenografie: Laura Lepore
Tecnico audio e luci: Simone Ricci
Intepreti – Personaggi
Alessandra Lepore – Teresa/Elisabetta
Daniele Benvenga – Paolo Demagisti/Portatore
Marina Camattari – Impresario pompe funebri/Sig.ra Pelaez
Agostino Crivellaro – Marcantonio/Sig. Pelaez/Pantaleo
Lorenzo De Pasquale – Voce/Piero
Franco Miele – Luigi/Osvaldo
Terry Cossarutto – Ridabella
Stefania Gagliardi – Celeste/Gabriella
Virginia Cassetti – Lola/Gaia
Mariella Vanino – Angelica/Portinaia
Dolma Dragonero – Jone/Giorgia
Note sull’opera
Nell’opera le vicende dei personaggi si dipanano intorno alla morte (in realtà solo apparente) del protagonista Piero, dando vita ad una serie di equivoci. Le disposizioni di Piero, infatti, prevedono che l’annuncio della propria morte avvenga solamente dopo i funerali. Ma la notizia trapela e i familiari sono costretti a fronteggiare le visite dei parenti, che mostrano le proprie ipocrisie di fronte alla morte di un loro caro. Si sviluppa così una storia fatta di sotterfugi, poiché la famiglia del povero Piero evita inizialmente di divulgare la morte dello stesso, il che creerà una serie di situazioni paradossali.
Note di regia
“Il Povero Piero” commedia in tre atti di Achille Campanile è un testo che, certamente, parla della Morte e di tutti i rituali che ruotano attorno ad essa: dalla visita di condoglianze al corteo funebre, passando per la scrittura del necrologio.
Campanile decide di utilizzare, come suo solito, la lente dell’umorismo per affrontare questo tema e metterne in luce gli aspetti più ironici.
La Morte viene concepita dall’ autore come “l’ultimo atto del grande teatro della vita”. È proprio a partire da questa riflessione che si sviluppa l’intera ideazione della messa in scena: le pareti della casa dei protagonisti diventano, nel corso della rappresentazione, sipario e quinte; gli attori, come in uno spettacolo di trasformismo, interpretano più personaggi passando da uno all’altro a vista, a sottolineare maggiormente la natura “metateatrale” dello spettacolo. Oltre a ciò, il lavoro svolto sulla recitazione e sul movimento scenico vuole essere un tentativo di rendere corporea la scrittura surreale di Campanile ed accentuarne i risvolti comici; un’operazione “futurista” (pur sapendo che l’autore non può essere ascritto a questa corrente artistica) che si riflette anche sulla scenografia, brillantemente concepita e realizzata dall’artista Laura Lepore. Un’occasione per ridere su ciò che più spaventa l’essere umano, un’occasione per provare ad esorcizzare la morte, divertendosi.
La compagnia
L’associazione “Gruppo Arte e Cultura Aps”, si è costituita nel 1987, per volontà di un gruppo di amici di diversa formazione ma con la comune passione per l’arte. Ha l‘intento di offrire a tutti gli artisti svariati canali per esprimere il proprio talento. Nel 2008 nasce la compagnia teatrale che porta in scena commedie brillanti, opere drammatiche, letture sceniche, spettacoli di teatro-danza e spettacoli per bambini (in Teatro e nelle Scuole). Dal 2014 al 2019, l’associazione ha co-organizzato le stagioni teatrali al Teatro Marchesa di Torino, in collaborazione con la Circoscrizione 6 di Torino.
“Il povero Piero”; Autore: Achille Campanile; Regia: Lorenzo De Pasquale; Scenografie: Laura Lepore; Durata: 90 minuti; 3 Atti; Musiche di scena: sì (tutelata); nell’opera le vicende dei personaggi si dipanano intorno alla morte (in realtà solo apparente) del protagonista Piero, dando vita ad una serie di equivoci.
“Nel mirino di Cechov, colpi di passione” (Un nome equino, L’orso, La domanda di matrimonio); Autore: Anton Cechov; Traduttrice: Laura Lepore; Regia: Lorenzo De Pasquale; Scenografie: Laura Lepore; Durata: 75 minuti; 3 Atti unici; Musiche di scena: sì (tutelate). Un nome equino: Maxime, ha un terribile mal di denti e non si ricorda il nome della persona che potrebbe farglielo passare. Come si chiamava? Aveva un nome così… equino! Un atto unico esilarante che vi conquisterà con le storpiature dei cognomi russi. L’orso: la Signora Popova, piange da mesi la morte del marito, all’improvviso irrompe sulla scena un ex artigliere, che chiede la restituzione immediata di un prestito dato al defunto marito. Tra i due si sviluppa uno scontro sempre più acuto fino a un duello. La domanda di matrimonio: Ah! Che guaio per l’anziano proprietario terriero, avere un’orgogliosa figlia unica da maritare, Natal’ja Stepanovna. Soprattutto se il pretendente è il giovane proprietario confinante, Ivan Vasil’evič Lomov, bello, ricco, ma un po’ (tanto) schizzato!
“La storia di Riccio”; Autore: Laura Lepore; Regia: del gruppo; Scenografie: Laura Lepore; Durata: 60 minuti; Musiche di scena: sì (originali, non tutelate); spettacolo per bambini 3-8 anni. Messa in scena altamente interattiva che racconta la vita di un Riccio che, nel tentativo di relazionarsi con il prossimo, impara a gestire la sua natura e, aiutando gli amici che incontra nel suo percorso, riceve in cambio amicizia ed affetto nonostante le sue peculiarità (gli aculei) che inizialmente gli avevano creato non poche difficoltà.
“L’infinita avventura di Gocciolina”; Autore: Laura Lepore; Regia: del gruppo; Scenografie: Laura Lepore; Durata: 60 minuti; Musiche di scena: sì (originali, non tutelate); spettacolo per bambini 3-10 anni. Messa in scena interattiva che illustra il ciclo dell’acqua attraverso le divertenti avventure di una gocciolina, sensibilizzando i bambini ad un uso consapevole di questo prezioso elemento.
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